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Il ministero religioso evoca un senso di mistero, di cura e attenzione, di idealità e persino di coraggio eroico. Nondimeno, i ministri possono diventare dei "guaritori che feriscono" e persino la comunità ecclesiale può inconsapevolmente "ferire" ministri e fedeli, rinforzando i loro comportamenti distruttivi. Perché il ministero ecclesiale sia sempre più efficace, fonte di santità e di pienezza di vita, è necessario identificare le dinamiche che favoriscono il sorgere di tali degenerazioni, per tentare poi di modificarle in modo realistico. L'autore, psichiatra statunitense, proviene da quel mondo anglosassone ove nel recente passato le Chiese sono venute a trovarsi nell'occhio del ciclone a motivo di numerose denunce relative a comportamenti deprecabili da parte di membri del proprio personale ecclesiastico. Egli prende in esame le dinamiche della personalità dei sacerdoti 'problematici' e rileva come taluni comportamenti impulsivi e patologici possano essere involontariamente rinforzati e incoraggiati da dinamiche interne all'istituzione. Tenendo contemporaneamente presenti le dinamiche proprie del singolo e quelle dell'organizzazione, lo studio propone una discussione dei meccanismi psicologici soggiacenti al comportamento narcisistico, alle violenze sessuali, ai comportamenti psicopatici, borderline, depressivi, ossessivo-compulsivi, maniaco-depressivi, passivo-aggressivi. Suggerisce inoltre alcune strategie d'intervento utili a modificarli.